Da piccola i miei genitori e le mie nonne continuavano a ripetermi di non parlare con gli sconosciuti perché potevano farmi del male. Io sono sempre stata affascinata dagli estranei. Crescendo per molto tempo è stato difficile riuscire a comporre le preoccupazioni e le ansie degli adulti che avevo incorporato con la mia curiosità. Davanti a una persona che non conoscevo me ne stavo in silenzio ed erano i miei occhi a parlare. Accadeva così che fosse l’Altro a iniziare a raccontarsi: io stupita prendevo appunti mentalmente riguardo alle storie che ascoltavo. Ho sempre sentito il desiderio di mettere per iscritto quei frammenti di vita che trovavo di una bellezza struggente, ma fino ad oggi non avevo ancora osato farlo in modo organizzato e consapevole (ho appunti sparpagliati!). A dire il vero negli anni ho iniziato sistematicamente a fare domande a chi non conosco e incontro per caso. In particolare alle fermate dei mezzi pubblici, durante i viaggi in treno o al parco.
Durante le fasi finali di costruzione del sito ho iniziato a pensare che questo era il posto in cui questi incontri inaspettati con i loro racconti trovassero un posto in cui fermarsi per incontrare altri occhi e renderci capaci di sentire.
foto:
Silvia Luraschi – “The True Artist Helps the World by Revealing Mystic Truths, Window or Wall Sign”, Bruce Nauman, 1967, Milano Pirelli HangarBicocca, Settembre 2022.