L’etimologia della parola orientamento rimanda al sole che sorge e ci indica come orientarsi sia un’azione di posizionamento all’interno di un sistema. Un sistema è un insieme complesso dove si muovono non solo il soggetto che si sta orientando, ma anche altri soggetti. Non ci si orienta dunque da sol*.

La vita mi ha disorientato più volte, così fin dagli studi universitari in pedagogia ho sentito utile studiare la dimensione apprenditiva del disorientamento. Nella mia tesi magistrale, intitolata, “Il dis-orientamento è sacro. Connessioni tra formazione e vita nei processi d’orientamento” (Luraschi, 2013) esploravo i processi d’apprendimento come costituiti da fasi orientanti e fasi dis-orientanti sostenendo che orientamento e disorientamento non siano due realtà separate, ma parte di uno stesso processo di cambiamento. 

Mi rivolgo ai ragazz*, ai/alle giovani e agli/alle adult*.

Negli anni grazie a molte esperienze di ricerca e formazione con i giovani, dentro e fuori l’università e le scuole, ho raccolto un bagaglio di storie che offro ai/alle giovani in percorsi di orientamento scolastico e universitario e agli adulti che attraversano l’esperienza del ri-orientamento

Niente di quello che ho imparato, e che continuo ad imparare, l’ho imparato da sola. E’ il frutto di anni di ricerca con il gruppo di collaboratori e collaboratrici della prof.ssa Laura Formenti, ordinario di Pedagogia generale e sociale presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. 

Nel corso degli anni ho raccontato quello che vado scoprendo nell’ambito della ricerca in orientamento in alcuni articoli scientifici scritti a più mani con le colleghe e i colleghi. Tra questi segnalo:

  • Formenti, L., Galimberti, A., Luraschi, S., Rossi, M., Vitale, A. (2017). Un divenire incerto. Orientamento, metodo cooperativo e approccio sistemico. COOPERAZIONE EDUCATIVA, 66(2), 53-57.
  • Formenti, L., Vitale, A., Galimberti, A., Luraschi, S., D’Oria, M. (2015). Pedagogia dell’orientare e dell’orientarsi: un’epistemologia in azione. EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, (1), 19-32.

Cosa propongo?

Percorso di orientamento per giovani

Colloqui individuali di orientamento formativo. Gli incontri offrono la possibilità a chi ha dubbi sul proseguimento degli studi, dopo le scuole superiori, di riflettere, per immaginare concretamente un percorso universitario o professionale soddisfacente, coerente con i propri desideri e le proprie passioni. Gli obiettivi dei colloqui sono: attivare un processo di consapevolezza di sé, decostruire miti e stereotipi sul futuro e accompagnare la scelta a percorsi universitari o professionali.  I colloqui possono avvenire online, in presenza a Milano o in modalità mista.

Generalmente propongo un percorso breve di massimo 5 incontri a cadenza settimanale o quindicinale, al termine si valuterà insieme la possibilità di approfondire la riflessione su di sé con un percorso di counseling.

Percorso di orientamento scolastico familiare

Colloqui familiari di orientamento scolastico. Gli incontri offrono la possibilità di attivare un processo di apprendimento collettivo che coinvolge sia le ragazze e i ragazzi sia i loro genitori perché non ci si orientano mai da soli. Il percorso breve offre uno spazio di riflessione individuale alle studentesse e agli studenti che si stanno orientando dalla scuola media di primo grado (le medie) a quella di secondo grado (le superiori) e uno spazio di incontro con e per i genitori. 

I colloqui si svolgono in presenza a Milano. Generalmente propongo un percorso breve di massimo 5 incontri a cadenza settimanale o quindicinale, al termine si valuterà insieme la possibilità di approfondire la riflessione con un percorso di counseling.

Ho creato un percorso chiamato “Futuro a più mani” in collaborazione con lo Studio Associato Zona. Pratiche collaborative per la salute mentale di Milano.